Microacquisti, obbligatorio il regolamento per le stazioni appaltanti

Nelle linee guida pubblicate dall’ANAC relativamente agli acquisti sotto soglia è prevista la possibilità per le stazioni appaltanti di adottare un regolamento che disciplini gli acquisti nel sotto soglia. In particolare, l’Anac affronta la questione in relazione alla necessità di motivare adeguatamente l’affidamento diretto (nell’ambito dei 40 mila euro) che, oggettivamente, appare porsi in modo contraddittorio soprattutto se collegato alla necessità di confrontare dei preventivi. Riguardo alla questione, nella linea guida si precisa che «l’obbligo di motivazione può essere attenuato per affidamenti di modico valore, ad esempio inferiori a 1.000 euro, o quando l’acquisizione avviene nel rispetto del regolamento di contabilità dell’amministrazione, ovvero nel caso in cui la stazione appaltante adotti un proprio regolamento per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture in economia, redatto nel rispetto dei principi contenuti nel Codice».
La stazione appaltante può adottare un regolamento in cui viene disciplinato l’intero ambito del sottosoglia prevedendo magari in modo più generico le categorie di beni/servizi e lavori acquisibili privilegiando, però, lo svolgimento concreto della procedura e, pertanto, il numero minimo di preventivi acquisibili già nell’importo sotto i 40mila euro (non disciplinato dalla legge) e, soprattutto, la conduzione delle indagini preliminari di mercato da parte del Rup. Anche in modo da assicurare uniformità di comportamento. Non a caso, è sempre l’Anac nelle linee guida in commento che evidenzia che sopra i 40 mila euro si rende opportuno che le amministrazioni si dotino, nel rispetto del proprio ordinamento, di un regolamento in cui dovranno essere disciplinate:
• a) le modalità di conduzione delle indagini di mercato, eventualmente distinte per fasce di importo;
• b) le modalità di costituzione dell’elenco dei fornitori, eventualmente distinti per categoria e fascia di importo;
• c) i criteri di scelta dei soggetti da invitare a presentare offerta a seguito di indagine di mercato o attingendo dall’elenco dei fornitori propri o da quelli presenti nel Mercato Elettronico delle Pa o altri strumenti similari gestiti dalle centrali di committenza di riferimento.

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